La fede: una credenza assurda nell'eventualità dell'improbabile.
La religione è, per la sua stessa natura, una macchina per spaventare; deve necessariamente fallire e crollare di mano in mano che l'uomo progredisce nella conoscenza, perché la conoscenza non è soltanto potere, è anche coraggio.
Naturalmente è l'inferno, non il paradiso, che rende potenti i sacerdoti, perché dopo migliaia di anni di cosiddetta civiltà, la paura rimane l'unico comune denominatore dell'umanità.
Assegni divorzili: Il riscatto che la persona felice paga al diavolo.
Occorre molto tempo a una persona naturalmente fiduciosa per accettare l'idea che dopo tutto Dio non lo aiuterà.
Montagne di dubbio non spostano la fede.
La fede consiste nella volontà di chi crede.
Che cosa è proprio della fede? Piena e indubbia certezza della verità delle parole ispirate da Dio ... che cosa è proprio del fedele? Il conformarsi con tale piena certezza al significato delle parole della Scrittura, e non osare togliere o aggiungere alcunché.
La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi.
La differenza fra il teorico della fede e il credente è grande quanto quella fra lo psichiatra e il matto.
Il vero uomo di fede è uno che si fida della vita e quindi le sorride, da qui il permanente sorriso che contrassegna gli spirituali, il cosiddetto "mezzo sorriso".
La fede è una grazia.
Tutto ciò che ho veduto mi induce a confidare nel Creatore per tutto ciò che non ho veduto.
La fede incapace di ridere di sé stessa deve dubitare della propria autenticità.
Seguire solo con la fede, è seguire ciecamente.