La morte non è l'opposto della vita, ma una sua parte integrante.
Con tutte le persone che vivono su questo pianeta, e se ognuno di noi cerca qualcosa nell'altro, perché alla fine dobbiamo essere così soli? A che scopo? Forse il pianeta continua a ruotare nutrendosi della solitudine delle persone?
Forse ho un carattere complicato, ma se non metto le cose nero su bianco non riesco a pensare.
Per ogni ferita che io possa averti causato, ne ho causata una uguale a me stessa. Perciò, ti prego, non odiarmi. Io sono una persona imperfetta.
Da qualche parte esiste una fine. Solo che non si trova un cartello con scritto "Ecco, questa è la fine", come al gradino più alto di una scala non si trova scritto: "Attenzione, questo è l'ultimo gradino. Non fate un passo oltre."
Nulla possiamo dire "nostro" eccetto la morte.
La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.
E così morire è bere dal fiume del silenzio, è scalare la cima del monte, significa stare nudi nel vento e sciogliersi al sole.
Nessuno muore mai completamente, c'è sempre qualche cosa di lui che rimane vivo dentro di noi.
Nessuno è così favorito da non avere accanto a se, al momento della morte, qualcuno che gioisca del triste evento.
La morte è sempre e dovunque terribile per una creatura che è nata e che non ha vissuto. Che non ha vissuto affatto: capisci, che non ha vissuto!
La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.
La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desideri. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.
Credo sia una reazione sana, il riaffermarsi della vita, del piacere e dell'amore dopo aver percorso per molto tempo i territori della morte.