Per progredire occorre mettere gli altri al primo posto.
Chiunque renda un servizio a molte persone si mette in coda per la grandezza - grande benessere, grandi ricavi, grande soddisfazione, grande reputazione e grande gioia.
Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.
La fede sposta le montagne! E' in grado di arricchire la società grazie alla carica di fraternità concreta che porta in se stessa. Una fede accolta con gioia, vissuta a fondo e con generosità può conferire alla società una forza umanizzante.
Nessuno di voi è un vero credente se non desidera per suo fratello ciò che desidera per se stesso.
Non dimenticare che dare gioia dà anche gioia.
Il bene assume il suo valore più alto in quelle occasioni in cui non ci si rende conto che si sta facendo del bene. Non si è mai tanto buoni quanto nelle occasioni in cui non ci si rende conto di essere buoni. Ossia, come direbbe il grande Sufi: "Un santo è tale finché non viene a saperlo!".
Chi non è in grado di fare qualche cosa per gli altri, ha almeno il dovere di partecipare alle sofferenze altrui senza ulteriori commenti.
Uno dei miti piú pericolosi è quello secondo il quale chi sta per suicidarsi diventa sempre positivo e generoso e altruista.
I morti che ci hanno fatto del bene, si ricompensano guardando in faccia i vivi.
Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.