Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio.
Non ci deve dolere di non essere capiti dalle persone ma di non capire.
Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca.
Il savio ciò che vuole lo cerca in sé; il volgare lo cerca negli altri.
La pazienza è potere: con il tempo e la pazienza, ogni foglia di gelso diventa seta.
Il saggio è puro, ma non puritano; retto, ma non rigido.
Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.
Se non impieghiamo noi stessi al servizio del genere umano chi dovremmo servire?
Il dovere di aiutare se stessi nel senso più alto implica l'aiutare i nostri vicini.
Il saggio che si è adattato alle necessità sa meglio spartire con gli altri che prendere tutto per se; nell'autosufficienza ha trovato un tesoro così grande.
Ogni volta che fai qualcosa per gli altri, pensando solo alla loro felicità, ti senti meglio: e questo alla fine ti riempie il cuore di gioia. È un esperienza che ti può cambiare la vita per sempre.
Altro, pietra angolare del mio universo.
Quel che facciamo per gli altri ci sembra sempre molto, quel che per noi fanno gli altri ci pare nulla.
La persona più importante è quella persona sconosciuta che in questo momento si dà con amore per gli altri.
Qualsiasi persona a cui sia risparmiato il dolore personale si deve sentire chiamata per aiutare a diminuire quello degli altri.
Siamo stati serviti da Dio che si è fatto nostro prossimo, per servire a nostra volta chi ci sta vicino. Per un discepolo di Gesù nessun vicino può diventare lontano. Anzi, non esistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi da raggiungere.