La natura è una musica alla quale gli uomini sono quasi sempre sordi.
Una donna può esserci necessaria, e non esserci sufficiente.
La ragione vera, l'unica ragione per la quale noi condanniamo il suicidio si è questa: che il suicida, in quanto tale è un negatore della speranza, ossia del nostro istinto vitale.
Dio è come il mare: sorregge chi gli si abbandona.
Nessuno mai si è tolto la vita. Il suicidio è una condanna a morte della cui esecuzione il giudice incarica il condannato.
Tutta la nostra esperienza interiore è il gioco di due fattori: la memoria (il passato), l'angoscia (il presente).
L'unico interesse della natura è farti procreare, dopo ti butta via.
Tutto piange quaggiù, e la natura versa in un pianto quotidiano sulle miserie della creazione con le rugiade de' cieli.
La natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno.
La natura è soltanto un luogo dove andiamo a meravigliarci di essere tanto stupidi.
È la conservazione della specie, non di uno solo, che sembra essere il disegno di una divinità attraverso la natura intera.
La natura ama nascondersi.
Le regole della natura non hanno eccezioni.
Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.
La natura è sadica, com'è dimostrato dalla constatazione che raramente ciò che giova al corpo è di giovamento anche all'anima.
La natura è vita che dorme.