Se si sappia vivere da vinti, lo si è un po' meno.
Facile è amare insetti che troviamo bellissimi, rari, figli del musicale ronzare lontano dei Tristi Tropici, difficile l'amore per mosche, scarafaggi, zanzare. Se li ami, se gli concedi un angolo della tua carne perché si sfamino, sei già rinato Buddha.
Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici.
Non bisogna avere che relazioni superficiali con chi respinge agli e cipolle, perché si tratta di caratteri incapaci di profondità.
Spariti gli animali feroci, sgombrati i terrori del cielo, al confronto piacevoli distrazioni, quale fonte unica di paura non resta che l'uomo.
Non c'è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana.
Desidera non tanto di vivere a lungo quanto di vivere bene.
Vivere in modo semplice significa respirare l'aria della vera libertà. Non soffocare nell'aria viziata di possedimenti inutili!
Viviamo nella paura, ed è così che non viviamo.
Se si riesce a vivere abbastanza si ha la possibilità di rivedere le proprie condizioni e rettificarne alcune.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.
Non cercare di vivere per sempre. Non avrai successo.
L'uomo è incapace di vivere da solo, ed è incapace anche di vivere in società.
Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e conoscenza di pochissimi.
Vivere è l'unico valore della modernità. Perfino l'eroe moderno muore esclusivamente in nome della vita.