Il vero amore è una quiete accesa.
Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione.
M'illumino d'immenso.
La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.
Sei comparsa al portone in un vestito rosso per dirmi che sei fuoco che consuma e riaccende.
Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo.
Amo la gente e amo che la gente mi ami, ma lascio il mio cuore dove Dio lo ha messo: all'interno di noi stessi.
Come tutte le droghe forti, il vero primo amore è interessante solo per coloro che ne sono prigionieri. E, come per tutte le droghe forti e che danno assuefazione, il vero primo amore è pericoloso.
L'amore è come l'alcool, più sei impotente e sbronzo e più ti credi forte e scaltro, e sicuro dei tuoi diritti.
Le note dell'amore fanno la gioia più grande.
In amore, quando chiediamo delle parole, è perché si ha paura d'intendere i pensieri.
L'amato non ci è opposto, è uno con la nostra essenza: in lui vediamo solo noi stessi, e tuttavia non è noi: miracolo che non siamo in grado di capire.
O sei innamorato, o non lo sei. E' come la morte... o sei morto, o non lo sei: non è che uno è troppo morto! Non c'è troppo amore, l'amore è lì, non si può andare oltre un certo limite e quando ci arrivi, a questo limite, è per l'eternità.
L'amore finisce dove cessa l'ascolto.
Mi sento segare il cuore con una sega dai denti finissimi.