La sofferenza è necessaria per crescere in consapevolezza.
Chi non è capace di chiedere scusa, di chiedere perdono, di chiedere aiuto, cioè di farsi bambino quando la situazione lo richiede, non soltanto è un povero nevrotico, ma è anche povero come essere umano.
Colpire il bersaglio è soltanto questione di tempo: l'importante è vederlo chiaramente in modo da sapere esattamente in quale direzione scagliare le frecce.
Il controllo della mente consiste nel controllo del pensiero.
Con l'allontanamento dai genitori, o meglio con il vissuto di uno stato di assoluta solitudine, si ha il passaggio dallo stato infantile allo stato adulto.
La felicità dell'essere umano non sta nel farsi mantenere e farsi risolvere i problemi dagli altri. Questo porta alla depressione perché l'Io crea un'immagine debole di sé.
Riconoscere il bisogno è la condizione primaria del design.
Lentamente in Cina ebbi una reazione che fu questa: invece di cercare l'uomo nuovo mi resi conto che c'era un uomo vecchio, cinese, che era meraviglioso; e che quella era stata una cultura stupenda con una grandezza e con una ricchezza che proprio mi colpivano.
Sono nato per rimanere giovane, e ho avuto il vantaggio di accorgermene il giorno in cui ho smesso di esserlo.
Il dolore ci fa più grandi di quanto noi stessi avremmo voluto.
È terribile arrivare in punto di morte per scoprire di non aver fatto felice nessuno!
Non ci sono limiti per la mente ad eccezione di quelli che riconosciamo.
Nutrire la consapevolezza interiore, l'introspezione e il ragionamento è più efficace che meditare e pregare.
La sofferenza accresce la forza interiore; il desiderio di soffrire fa scomparire la sofferenza.
Una donna sicura del proprio ingegno è un'avversaria imbattibile per un uomo in balia del proprio temperamento.
Sono guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo, qua; e lo faccio quieto! Il guaio è per voi che la vivete agiatamente, senza saperla e senza vederla la vostra pazzia.