Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale.— Giovanni Verga
Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale.
A provare non si perde nulla.
Chi non sa l'arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi.
Le parole hanno il valore che dà loro chi le ascolta.
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.
Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Uno stomaco limitato può andare d'accordo soltanto con una sensibilità limitata, cioè animalesca. L'uomo ispirato dall'etica e dalla ragione ha nei confronti dello stomaco un atteggiamento che consiste nel considerarlo un organo non animalesco, ma umano.
Quando mangi in modo inconscio è come se stessi morendo di fame perché non ami te stesso in modo sano.
Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione.
A colui al quale non importa della sua pancia, raramente, raramente importerà qualsiasi altra cosa.
L'appetito non vien mangiando, ma vedendo mangiare gli altri.
Non mangia che colombe l'amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l'amore.
Una crosta mangiata in pace è meglio di un banchetto a cui si partecipa con ansietà.
Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d'ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo.
Una centrale nucleare è infinitamente più sicura che mangiare, dato che 300 persone ogni anno vengono soffocate a morte dal cibo.
Chi non bada a ciò che mangia difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa.