L'ora presente è in vano, non fa che percuotere e fugge.
Non rampare di aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; le nevi delle Alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani.
Ai giudizi dei nemici vuolsi avere sempre la debita osservanza.
Chi riesce a dire con venti parole ciò che può essere detto in dieci, è capace pure di tutte le altre cattiverie.
Contessa, che è mai la vita? è l'ombra d'un sogno fuggente.
Fu composto l'otto settembre del quarantasette, all'occasione di un primo moto di Genova per le riforme e la guardia civica; e fu ben presto l'inno d'Italia, l'inno dell'unione e dell'indipendenza, che risonò per tutte le terre e in tutti i campi di battaglia della penisola nel 1848 e 49.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Le decisioni del nostro passato sono le fondamenta del nostro presente.
A torto si lamentan li omini della fuga del tempo, incolpando quello di troppa velocità, non s'accorgendo quello essere di bastevole transito; ma bona memoria, di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare esser presente.
Se magari dicessimo la verità riguardo al passato, potremmo essere onesti con il presente.
Il passato è solo il presente diventato invisibile e muto; e dato che è invisibile e muto, le suo occhiate memorizzate e i suoi mormorii sono infinitamente precisi: Noi siamo il passato del domani.
Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.
Essere contemporanei significa porre l'accento su quanto, nel presente, delinea qualcosa del futuro.
Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente.
Vivo in funzione del presente e mi limito a lanciare solo una pigra e occasionale occhiata al domani; per tutto il resto, lasciatemi in pace.
L'uomo non pensa mai all'avvenire, se non quando gli dà noja il presente.