"Aver ragione" è la naturale vocazione della follia.
E' di quegli uomini che vengono rassicurati dal nulla.
A D'Annunzio non interessa trasmettere alcunché, vuole solo costruire delle strutture e per costruire saccheggia la totalità del vocabolario italiano.
Questo gioco arcaico, matematico, simbolico, non ha nulla dello sport: non produce campioni fatti di carne di manzo, non è cordiale, è silenzioso, maniacale, malsano, genera nevrotici protagonisti di un freddo sogno di simboli e tornei, di numeri e di re.
La vita è e deve essere un negativo dei sogni.
In definitiva, ha qualcosa da insegnare solo chi non vuole insegnare.
Fino ai quarant'anni l'uomo è folle; quando poi inizia a riconoscere la sua follia, la vita è già passata.
Chi non ha lottato corpo a corpo, qualche giorno o qualche notte, con la propria incipiente follia?
I folli moltiplicano la follia.
Definizione di pompelmo: un limone cui si è presentata un'occasione e ha saputo approfittarne.
Il mondo intero stava scontando la sua follia.
L'essere umano si concede il lusso della follia solo quando sussistono le condizioni.
Ci attende la Non Follia, l'apparire dell'eternità di tutte le cose.
Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Folle chi altier sen va di ferree membra, Ebbro di gioventù!
La follia è il mantello della furfanteria.