Gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona.
Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Adoro l'Italia perché non è pretenziosa come la Francia e ogni volta che ci vado sono accolta da folle enormi e calorose.
In Italia nulla è stabile, fuorché il provvisorio.
La scommessa vera, in un paese democratico che vuole crescere come l'Italia che va in Europa, è quella di formare le giovani generazioni alla cultura della legalità.
Non riuscirò mai a comprendere il piacere sottile che molti provano nel parlar male dell'Italia, per me è un luogo meraviglioso.
Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.
L'Italia ha un grande elemento di esportazione che è il suo marchio, il suo stile di vita, il suo gusto.
L'Italia è un Paese ingovernabile e con questa ingovernabilità dobbiamo farci i conti tutti i giorni.
In Italia il Governo non comanda. In generale in Italia nessuno comanda, ma tutti si impongono.
Governare gli italiani non è difficile, ma inutile.