Nel passato le persone nascevano nobili. Oggigiorno la nobiltà deriva dalle proprie azioni.— Gianni Versace
Nel passato le persone nascevano nobili. Oggigiorno la nobiltà deriva dalle proprie azioni.
Non sono interessato al passato, se non per il fatto che è la via per il futuro.
I calabresi vivono una realtà aspra, crudele a volte; ma ritengo sia l'ora di ribellarsi a quel complesso d'inferiorità di cui la maggior parte dei calabresi sono spesso vittime.
Sono un po' come Marco Polo, girovago e mescolo culture.
È un gran vantaggio la nobiltà, perché a partire dai diciotto anni mette un uomo sul candeliere, lo rende conosciuto, rispettato: cose che un altro potrebbe ottenere con i suoi meriti solo a cinquant'anni. Sono trent'anni guadagnati senza fatica.
La famiglia von Trotta era di nobiltà recente. Il suo capostipite era uno sloveno di Sipolje, ed era stato insignito del titolo per essersi eccezionalmente distinto nella battaglia di Solferino.
Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra.
Non acquistandosi questa nobiltà né per ingegno né per arte, è piuttosto laude dei nostri antecessori che nostra propria.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri.
La nobiltà dello spirito, rispetto a quella tradizionale, ha il vantaggio che uno se la può conferire da solo.
Noblesse oblige: la nobiltà è obbligatoria.
La nobiltà e l'onore sono soltanto nell'otium e nel bellum.
Il primo uomo fu un agricoltore, e ogni nobiltà storica riposa sull'agricoltura.