La politica è il regno della sopraffazione.
Le ideologie sono la maschera con cui si fa la politica, per celarne le asprezze e inseguire il consenso.
Ho studiato politica per cinquant'anni, e me ne sono fatto una tale zuppa per cui ci sto in mezzo senza appassionarmi mai.
L'arte di governare richiede più carattere che intelligenza.
Se la politica non riesce a essere un punto alto di mediazione nell'interesse generale, le istituzioni saltano e prevale chi ha più forza economica o più forza di pressione.
Non voglio passare parecchi mesi a cercare di convincere le persone che non stanno bene come pensano di stare.
Il magistrato che non fa politica è quello che fa più politica.
La correttezza politica è tirannia educata.
La politica è l'arte del compromesso.
Niente è irreparabile in politica.
Da questo momento non sono più una politica, ho già dato troppo senza ricevere nulla. Magari mi darò all'ippica ma non alla politica. L'ambiente della politica è una giungla dove i nemici veri sono quelli che hai in casa.
La sconfitta deve quindi insegnare a capire molto di più di quanto è giusto, per discutere, costruire e proporre il giusto all'Italia che tuttora si interroga.
La fallacia di una mente liberale è vedere il bene in tutto. Questo ha dato un aiuto al crescere del male.