Virtù non luce in disadorno ammanto.— Giacomo Leopardi
Virtù non luce in disadorno ammanto.
Si dice male che la noia è un mal comune. La noia non è sentita che da quelli in cui lo spirito è qualche cosa. Agli altri ogni insipida occupazione basta a tenerli contenti; e quando non hanno occupazione alcuna, non sentono la pena della noia.
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
Il più solido piacere di questa vita, è il piacere vano delle illusioni.
Un uomo tanto meno e tanto più difficilmente sarà grande, quanto più sarà dominato dalla ragione.
L'uomo che non s'interessa a se stesso non è capace d'interessarsi a nulla, perché nulla può interessar l'uomo se non in relazione a se stesso, più o men vicina e palese, e di qualunque sorte ella sia.
Nessuna luce; piuttosto, visibili oscurità.
Le cose più grandi sfolgorano, non spandono luce tenue per anni.
Ci sono due modi di diffondere la luce: essere la candela oppure lo specchio che la riflette.
Ogni ombra è figlia della luce.
La luce, figlia primogenita di Dio, è una delle principali bellezze di un edificio.
Ad una fronda, docile la luce oscilla alle nozze con l'aria; nel senso di morte, eccomi, spaventato d'amore.
Solo dall'oscurità può emergere la luce piena, per cui solo ciò che amo profondamente mi appare colmo di lati oscuri.
Luce luce lontana più bassa delle stelle sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne.
Non c'è luce senza oscurità.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.