Una passione è il totale di due malintesi.
Così maldestro mi aggiro tra gli uomini che rischio di apparire sospetto.
Talvolta amare è solo vanità di amare. Nessuno si rassegna all'idea che agli altri succeda e a lui no.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.
Sono (presumo d'essere) onesto. Si rischia qualcosa, di questi tempi. Oggi l'onestà è una dote losca, più assai dell'intelligenza. Abituarsi a nascondere entrambe.
Non esistono condizioni ideali in cui scrivere, studiare, lavorare o riflettere, ma è solo la volontà, la passione e la testardaggine a spingere un uomo a perseguire il proprio progetto.
La sregolatezza delle passioni è a tutta colpa di chi le lascia sfrenate ed indomabili.
Per definizione, la passione è eccesso.
Si può amare un'amica come la propria moglie: la passione non ha legge.
Le passioni fanno vivere l'uomo, la saggezza lo fa soltanto vivere a lungo.
Le passioni violente è meglio che nascono all'improvviso oppure che non nascono per niente.
I potenti e gli umili conoscono le stesse disgrazie e le stesse passioni, ma uno è in cima alla ruota e l'altro vicino al centro, e così gli stessi movimenti lo agitano meno.
Si declama tanto contro le passioni, causa di tutti gli affanni umani, e si dimentica che sono anche la causa di tutte le nostre gioie.
Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Niente è interessante quanto la passione, perché tutto lì è imprevisto, e colui che agisce è anche quello che subisce. Niente è piatto quanto l'amore-gusto dove tutto è calcolo come in tutti gli affari prosaici della vita.