Il colmo dell'altruismo è lasciare che gli altri si occupino degli altri.
Quotidiano: tessuto di sciocchezze, scritto, stampato e venduto in meno di qualche ora; quindi letto, gettato e dimenticato in meno di qualche minuto.
Sfortuna: unica spiegazione possibile del proprio fallimento.
Cultura: grande macchinazione ordita per fabbricare dei professori che, a loro volta, fabbricheranno dei professori che fabbricheranno.
Falso problema: problema che dispensa di cercare una vera soluzione.
Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell'altruismo creativo o nel buio dell'egoismo distruttivo. Questa è la decisione. La più insistente ed urgente domanda della vita è: "Che cosa fate voi per gli altri?... Ignorare il male equivale ad esserne complici.
La mia felicità dipende dalla felicità altrui.
Mi fa venire il nervoso. È sempre pronto ad aiutare. Quello che più mi irrita di lui è la sua bontà naturale, il suo altruismo innato.
Io vedo che, quando allargo le braccia, i muri cadono. Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri.
Altruismo: il colmo dell'altruismo è lasciare che gli altri si occupino degli altri.
Più deciso è il nostro atteggiamento altruistico, più coraggiosi diventiamo. Maggiore è il nostro coraggio e minore è il potere che lo scoraggiamento e la perdita di ogni speranza hanno su di noi.
La televisione ha chiarito che il mio prossimo non ha confini. Anche nel Vangelo il prossimo della parabola del Samaritano supera i confini, però la televisione ce l'ha reso presente...
Credo che... ogni mente umana provi piacere nel fare il bene a un altro.
Il semplice desiderio di aiutare tutti gli esseri viventi non basta per riuscirvi. Può anche trasformarsi in un'ossessione e servire soltanto ad aumentare le nostre inquietudini. Di conseguenza, l'altruismo deve associarsi alla saggezza.
L'uomo non è mai così vicino agli dei di quando fa del bene al proprio prossimo.