La sola vera dignità dell'uomo è la capacità di disprezzarsi.— George Santayana
La sola vera dignità dell'uomo è la capacità di disprezzarsi.
Una società ideale è un dramma recitato esclusivamente nell'immaginazione.
Il corpo è uno strumento, la mente la sua funzione, il testimone e la ricompensa delle sue azioni.
La bellezza è una garanzia della possibile conformità fra l'anima e la natura, e quindi un motivo di fede nella supremazia del bene.
La nostra dignità non consiste in ciò che facciamo, ma in ciò che comprendiamo. Il mondo intero sta facendo delle cose.
Il fanatismo consiste nel raddoppiare gli sforzi quando si è dimenticato lo scopo.
La maggior parte della gente consuma metà delle proprie energie cercando di proteggere una dignità che non ha mai posseduto.
La cosa peggiore che possa capitare a chiunque è la perdita della dignità e del rispetto di sé.
Fin che c'è pensiero c'è dignità, fin che c'è il coraggio di inquietarsi, c'è libertà.
Ovunque tutti sbraitano dignità, rappresentanza, ma le loro menti e le loro anime sono fango e merda, e come si fa a dare dignità alla merda?
Ho sempre avuto l'ossessione della dignità e pensato che la cosa più importante fosse vivere con dignità, ora so che c'è una cosa ancora più difficile, ancora più importante che aver vissuto con dignità: è morire con dignità. E questa è, questa sarà, la vera prova del fuoco.
La dignità vera dell'uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
Il senso della dignità fondamentale è distribuito con parzialità alla nascita.
Ciò che si deve fare è dare l'opportunità alle persone di uscire dalla condizione di grande povertà nella quale versano con le loro forze. In tal modo esse conservano la loro dignità e acquistano fiducia in sé stesse.
Il superamento della dignità umana è il presupposto del progresso. È una cosa che non serve a nulla.
Quando conferiamo al comune un senso più elevato, all'ordinario un aspetto misterioso, al noto la dignità dell'ignoto, al finito un'apparenza infinita allora io lo romanticizzo.