La dignità vera dell'uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
Chi può possedere in ispirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Ci sono taluni ossessi di prudenza, che a furia di volere evitare ogni più piccolo errore, fanno dell'intera vita un errore solo.
Gli uomini, in fondo, sanno benissimo che la felicità è un sogno, e nulladimeno, non paghi di serbarne in cuore il desiderio e la speranza, vogliono di questa speranza e di questo desiderio fare un diritto.
Non isperate che le conseguenze degli errori da voi commessi finiscano prima di voi. Esse diverranno come l'ombra del vostro corpo, e come l'ombra del vostro corpo, se spariranno talvolta col mancar della luce, col tornar della luce riappariranno, e vi faranno presenti.
Certi bibliofili fanno all'amore coi libri a un dipresso come gl'impotenti fanno all'amore colle donne.
Non ti crucciare di non essere conosciuto; preoccupati piuttosto di rendertene degno.
Nel piccolo italiano medio c'è una zona nobile, un soprassalto di dignità che non arriva all'eroismo ma che lo spinge ad agire, anche solo con una dimostrazione di affetto e di appoggio all'amico.
Soltanto l'uomo ha della dignità; soltanto l'uomo, quindi, può essere ridicolo.
Ciò che si deve fare è dare l'opportunità alle persone di uscire dalla condizione di grande povertà nella quale versano con le loro forze. In tal modo esse conservano la loro dignità e acquistano fiducia in sé stesse.
Niente resiste tranne le qualità della persona.
Il senso della dignità fondamentale è distribuito con parzialità alla nascita.
Una guerra si può perdere, ma con dignità e lealtà.
Ovunque tutti sbraitano dignità, rappresentanza, ma le loro menti e le loro anime sono fango e merda, e come si fa a dare dignità alla merda?
Forse l'unica vera dignità per un uomo è la sua capacità di disprezzare se stesso.
Fin che c'è pensiero c'è dignità, fin che c'è il coraggio di inquietarsi, c'è libertà.