Una società ideale è un dramma recitato esclusivamente nell'immaginazione.
La felicità dovrebbe essere l'unica condizione della vita; dove la felicità fallisce, l'esistenza rimane un folle e lamentevole esperimento.
Forse l'unica vera dignità per un uomo è la sua capacità di disprezzare se stesso.
La sola vera dignità dell'uomo è la capacità di disprezzarsi.
Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.
Il mondo è così ordinato che dobbiamo, dal punto di vista materiale, perdere tutto quello che abbiamo ed amiamo, una cosa dopo l'altra, fino a che non chiudiamo gli occhi noi stessi.
La società non deve esigere nulla da chi non si aspetta nulla dalla società.
Per entrare nella migliore società, oggi, bisogna servire buone colazioni alla gente, divertirla o scioccarla: nient'altro!
Ogni società onora i suoi conformisti vivi e i suoi agitatori morti.
Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda.
La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione.
Una società si abbrutisce infinitamente di più infliggendo regolarmente il castigo, che non sopportando di tanto in tanto il delitto.
Società. Espediente ingegnoso per ottenere profitti individuali senza responsabilità personali.
La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, al disprezzo, all'adulazione. Usando queste tre leve non dovrebbe essere difficile dominarla.
Gli spiriti della verità e della libertà sono i pilastri della società.
Bisogna credere per forza che l'uomo abbia voluto vivere in società, dato che la società esiste; però, da quando esiste, l'uomo usa buona parte della sua energia e della sua astuzia per lottare contro di essa.