Ci sono molti uomini le cui lingue potrebbe governare moltitudini se essi potessero governare le proprie lingue.
La letteratura teneva in gran conto la misura, intesa qui come la moderazione del proprio comportamento e l'autogoverno sugli istinti e le passioni irrazionali.
Il tuo vestire, per quanto può permetterti la borsa, sia di buon prezzo, ma non stravagante; ricercato, ma non troppo fastoso, ché l'abito rivela spesso l'uomo.
Un animo grande disprezza la grandezza e preferisce la moderazione agli eccessi; quella è utile e vitale, questi, invece, nocciono, proprio perché sono superflui.
Non è sufficiente essere spiritosi: bisogna anche avere abbastanza spirito per evitare di averne troppo.
Non ci lasciamo mai andare a piangere con tutta la disperazione che vorremmo. Forse abbiamo paura di annegare nelle lacrime e che non ci sia nessuno a trarci in salvo.
Per comunicare il massimo è necessario usare il minor numero di parole possibili, e non il contrario.
Nella comunicazione l'uso consapevole o meno del senso della misura si chiama prossemica.
Tutto in eccesso! Per godere il sapore della vita, dacci dentro a grandi morsi. La moderazione va bene per i monaci.
L'accumulo di denaro non va d'accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi.
Bisogna alzarsi da tavola con la fame.