In paradiso un angelo non è niente di particolare.
Quando i nostri parenti sono a casa, dobbiamo pensare a tutte le loro buone qualità o sarebbe impossibile sopportarli, ma quando sono assenti, ci consoliamo della loro assenza indugiando sui loro vizi.
Il peccato peggiore verso le nostre care creature non è quello di odiarle, ma di essergli completamente indifferenti: questa è l'essenza dell'inumanità.
Il matrimonio è popolare perché unisce il massimo della tentazione con il massimo dell'opportunità.
Il mondo è popolato per la maggior parte da gente che non dovrebbe esistere.
L'attività è l'unica strada per la conoscenza.
Si dice che la creazione del Paradiso fosse la favola di un ignoto amore che a un certo punto sprigionò le ali dalla crosta terrestre, e così, raffreddandosi la terra, comparvero, al di là delle credenze bibliche, i primi voli degli angeli.
È difficile scrivere un paradiso quando tutte le indicazioni superficiali indicano che si dovrebbe scrivere un'apocalisse. Risulta ovvio trovare abitanti per l'inferno o per il purgatorio.
Il lato fatale del paradiso è il fatto che lo si possa raggiungere solo col carro funebre.
I veri paradisi sono i paradisi che si sono perduti.
Nella nostra cultura noi non riusciamo a pensare al paradiso, per il momento, se non come una variante particolarmente luminosa del nulla.
In paradiso la sola cosa che manca è la compagnia.
Non c'è da dubitare del fatto che il paradiso offra soprattutto la compagnia di persone sgradite.
In paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori ed il tuo cane entrerebbe al posto tuo.
Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia.