La religione: una faccenda domenicale.
Posso immaginarmi un'epoca alla quale le nostre idee religiose sembreranno così strane come è per la nostra lo spirito cavalleresco.
L'uguaglianza che noi esigiamo è il grado più sopportabile della disuguaglianza.
Quando si serviva della sua ragione era come un destro costretto a fare qualche cosa con la mano sinistra.
Prima di biasimare bisognerebbe sempre vedere se non si possa scusare.
Le figlie dei contadini vanno a piedi nudi, le dame a petto nudo.
Sono prima di tutto un cristiano. Ma credo nella tolleranza religiosa e nel trovare i punti in comune tra tutti noi.
È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo.
Da quando si è fatto del sentimento l'elemento essenziale della religione, la materia di fede del cristianesimo - un tempo così sacra - è divenuta indifferente.
Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.
Il bello della mania religiosa è che ha la capacità di spiegare tutto. Una volta che Dio (o Satana) sia accettato come causa prima di tutto ciò che accade nel mondo dei mortali, nulla viene lasciato al caso... o al mutamento.
La scienza è un'equazione differenziale. La religione è una condizione al contorno.
Certamente felice sarebbe la nostra età, se potessimo vedere la religione stessa libera anche da ogni superstizione.
È buona qualsiasi religione insegni all'uomo a essere buono.
Quando le fantasie della religione e la loro perversione affine toccano le pulsioni dell'inconscio, il mostruoso non è distante.
Le religioni storiche mondiali portano nel sangue un presentimento delle insidie della massa. Ciò che esse desiderano è, al contrario, un gregge duttile. È consueto considerare i fedeli come pecore e lodarli per la loro ubbidienza.