Ci sono effettivamente molti che leggono per non dover pensare.
Dio creò l'uomo a sua immagine: vuol dire probabilmente che l'uomo creò Dio secondo la sua immagine.
Che nelle chiese si predichi non rende inutili i parafulmini su di esse.
Che l'uomo sia la più abile creatura del mondo, lo si può dedurre dal fatto che nessun'altra creatura lo ha mai contraddetto in proposito.
Quando si serviva della sua ragione era come un destro costretto a fare qualche cosa con la mano sinistra.
L'uomo ama la compagnia, anche se è soltanto quella di una candela che fuma.
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia.
È assurdo avere una regola severa e fissa a proposito di ciò che uno deve o non deve leggere. Più della metà della cultura moderna dipende da ciò che uno non può leggere.
Scortesie di lettore. La duplice scortesia del lettore nei confronti dell'autore consiste nel lodare il secondo libro di costui a spese del primo (o viceversa) e nel volere che l'autore gliene sia grato.
Chi conosce il lettore, non fa più nulla per il lettore. Ancora un secolo di lettori e anche lo spirito emanerà fetore. Che a tutti sia lecito leggere, finisce per corrompere non solo lo scrivere ma anche il pensare.
L'unico vero lettore, è il lettore attento.
Il pubblico è così stupido, che preferisce leggere le cose nuove che non le buone.
Un lettore professionista è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Se si leggono libri come si stanno ad ascoltare gli amici, ciò che si legge allieterà e consolerà come soltanto gli amici sanno fare.
La lettura è una grande "fuga dalla realtà". Uno straordinario modo di frequentare mondi diverti possibili. E un modo per avere informazioni non strumentalizzate.
La lettura per l'arte dello scrivere è come l'esperienza per l'arte di viver nel mondo, e di conoscer gli uomini e le cose.