La vita non è che un groviglio di rancori inestricabili.
La nostalgia è un veleno.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.
La cultura non è un lusso, è una necessità.
La vita è un gioco, giocate. La vita è troppo preziosa, non distruggetela.
Verso la fine si avverte che alla vita umana manca quello che nella scrittura è il Post Scriptum. È questa imperfezione della vita che la rende insoddisfacente e inaffidabile.
La vita è un'ampia tela per dipingere e bisogna metterci tutta la pittura che si può.
La vita è una farsa dove tutti abbiamo una parte.
La maggior parte della vita è cosí monotona che non c'è proprio niente da dirne, e i libri e i discorsi che la descrivono come una cosa interessante sono costretti a calcare la mano, nella speranza di giustificare la propria esistenza.
La festa prima della fine, l'orchestra che suona e non smette di suonare, mentre il Titanic affonda, è più che l'immagine di un'epoca: è una metafora della storia, della vita stessa, di ciascuno e di tutti.
Gli interessi della nostra vita sono così molteplici, che non di rado, in una stessa circostanza, le basi di una felicità che ancora non esiste sono piantati accanto all'aggravarsi di un dispiacere di cui stiamo soffrendo.
La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritrarci.
Il corvo: A mio credere il burattino è bell'e morto; ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo.
Vive la sua vita solo chi la osserva, la pensa e la dice: gli altri, è la vita che li vive.