Il dolore non è parte della vita, può diventare la vita stessa.
Ho bevuto perché volevo annegare i miei dolori, ma ora queste cose dannate hanno imparato a nuotare.
Che farei io senza l'assurdo?
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.
Anche l'uomo più sano e più sereno può risolversi per il suicidio, quando l'enormità dei dolori e della sventura che si avanza inevitabile sopraffà il terrore della morte.
È questo il problema del dolore. Esige di essere sentito.
Non confidare i tuoi dolori a nessuno. Anche a trovare chi, ascoltandoti, soffra davvero per te, che avrai ottenuto? Di aumentare la tua pena con la sua.
Puoi trovare del dolore nuovo di zecca ogni volta che scopri qualcosa che più o meno sai già.
Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, mi ha dato il frutto della felicità.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Spesso il piacere è un ospite passeggero; ma il dolore Ci avvinghia crudelmente.
La felicità raduna, il dolore riunisce.
È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.