Non basta avere grandi qualità: bisogna saperle amministrare.
Ci consoliamo facilmente delle disgrazie dei nostri amici quando servono a mettere in mostra la nostra tenerezza per loro.
Non c'è meno eloquenza nel tono della voce, negli occhi e nell'atteggiamento che nella scelta delle parole.
Sono poche le donne oneste che non siano stanche del loro ruolo.
Non si è mai tanto fortunati o tanto sfortunati quanto si pensa.
La gratitudine è la più squisita forma di cortesia.
Sono solo le qualità superficiali a durare nel tempo. La natura più profonda di un uomo è presto scoperta.
Ciascuno di noi ha più qualità di quel che non si creda, ma solo il successo le mette in luce, forse perché allora ci si aspetta di vederci smettere d'esercitarle.
Le qualità migliori della natura umana, come i fiori in boccio, si possono conservare solo avendone la massima cura. Eppure noi non trattiamo né noi stessi né gli altri con tanta tenerezza.
Ognuno si disgusta delle proprie qualità, specialmente quando le ritrova negli altri.
Poiché possedere delle qualità presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali, è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso, possa un bel giorno capitare di scoprire in sé l'uomo senza qualità.
Non so se uno si corregge dei suoi difetti, ma certo si disgusta delle sue qualità, specialmente quando le ritrova negli altri.
Le qualità spesso non sono che il rovescio dei difetti.
In quanto esseri umani abbiamo buone qualità, ma anche cattive. Ora, la rabbia, l'attaccamento, la gelosia, l'odio, sono il lato oscuro; è questo il vero nemico. Il vero guastafeste sta dentro.
Il gloriarsi di una qualità è un confessare che non la si possiede.