Il gloriarsi di una qualità è un confessare che non la si possiede.
La gloria, quanto più dovrà durare, tanto tardi giungerà.
Come si porta il peso del proprio corpo senza sentirlo, mentre invece si sente quello di ogni corpo estraneo che si voglia muovere, così non si notano i propri difetti, ma solo quelli degli altri.
Mentre per l'uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l'uomo geniale è il sole che rivela il mondo.
Chi è venuto al mondo per istruirlo sul serio e nelle cose più importanti, può dirsi fortunato se salva la pelle.
La malvagità, si dice, la si sconta nell'altro mondo, ma la stupidità in questo.
Imitare le qualità e le caratteristiche altrui è molto più vergognoso del portare abiti altrui: perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi.
Certe qualità aiutano a sopportare i difetti del prossimo [...] e un uomo di grande ingegno presterà di solito meno attenzione alla stupidità altrui di quanta ne presterebbe uno sciocco.
Non esiste una qualità che non abbia un costo. Più bella e rara la qualità, più alto il costo.
Più le qualità di un uomo sono notevoli, più grande è il suo potere di traviare gli altri.
La vista di qualità preminenti di solito provoca la rabbia di chi non vale niente.
Le qualità spesso non sono che il rovescio dei difetti.
Ciascuno di noi ha più qualità di quel che non si creda, ma solo il successo le mette in luce, forse perché allora ci si aspetta di vederci smettere d'esercitarle.
Bisogna imparare a controllare la qualità di ogni nostra azione o lavoro e anche la qualità degli insegnamenti che ci propongono.
Sono solo le qualità superficiali a durare nel tempo. La natura più profonda di un uomo è presto scoperta.
Non basta avere grandi qualità: bisogna saperle amministrare.