La gratitudine è la più squisita forma di cortesia.
Con l'invecchiare si diventa più pazzi e più savi.
La virtù non andrebbe molto lontano se non fosse accompagnata dalla vanità.
La cortesia è il desiderio di essere ricambiati e di essere considerati gentili.
Tutte le passioni ci fanno commettere errori, ma l'amore ci induce a fare i più ridicoli.
L'intenzione di non ingannare mai ci espone ad essere ingannati spesso.
La gratitudine è un sentimento che invecchia presto.
Chi ha diritto, non ringrazia.
La gratitudine di un uomo è veleno per il suo benefattore.
La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.
La gratitudine è l'anima della religione, dell'amor filiale, dell'amore a quelli che ci amano, dell'amore alla società umana, dalla quale ci vengono tanta protezione e tante dolcezze.
Resistendo a quelle carezze perché vi sentiva una gratitudine di cui non avrebbe sopportate le parole.
Dobbiamo sempre ricordare con gratitudine e ammirazione i primi navigatori che condussero le loro navi attraverso nebbie e tempeste, e aumentarono la nostra conoscenza delle terre di ghiaccio del Polo Sud.
Se detesti la maleducazione, devi sempre dire grazie e per favore. Dire grazie cambia la giornata a te e a chi se lo sente dire.
Dove men si sa, più si sospetta.
Oggi non si insegna più a dire grazie. Viene preso per scontato il ricevere un regalo o una gentilezza.