Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare.
Il cielo a volte invece ha qualche cosa d'infernale.
L'inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verità sepolte.
Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso.
Nella voce di un cantante si rispecchia il sole, ogni amata ogni amante.
E per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità.
Chi sogna è staccato dal mondo della coscienza vigile.
Evito di sognare. Ogni volta che ci provo, mi sveglio sbattendo sul comodino.
I sogni sono una delle origini più importanti della credenza dei primitivi negli spiriti.
Il mio sogno è questo: si alza il sipario, ci sta la sedia e ci sto io.
Nel sogno sei autore e non sai come finirà.
I sogni si avverano: se non esistesse questa possibilità la natura non ci spingerebbe a sognare.
E se ci chiudono la porta dei sogni, siamo già morti.
Per esempio, non vi è dubbio che i simbolismi arcaici, che ricorrono di frequente nelle fantasie e nei sogni, sono elementi collettivi.
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano.
Chi s'interessa di sogni dovrà riconoscere come fenomeno comune, io penso, il fatto che essi testimoniano di nozioni e ricordi che riteniamo di non possedere durante la veglia.