Dovunque appare l'arte, scompare la vita.
L'essenza di un uomo si trova nei suoi difetti.
L'arte è un farmaco per gli imbecilli.
Le uniche cose indispensabili sono le cose inutili.
Il papa è l'avvocato di Dio. Peccato che il suo cliente sia morto.
Il desiderio svanisce se possedete. Non dovete possedere nulla.
Né per la musica, né per la poesia, né per le arti figurative le donne, in verità, hanno realmente comprensione e sensibilità; ma è una mera scimmiottatura, ai fini della loro civetteria, se esse fingono e pretendono di averle.
L'arte, insomma, è il tentativo reiterato, che commuove perfino l'intelligenza, di sbrogliarsela in questo mondo e nelle sue avversità, cosa che, come sappiamo, è possibile solo facendo ripetutamente uso della menzogna e della falsità, dell'ipocrisia e dell'autoinganno.
Uno degli uffici dell'arte è convogliare i rimpianti ed i rimorsi.
Arte è imporre un disegno all'esperienza, e il nostro godimento estetico sta nel riconoscere quel disegno.
Io non penso all'arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita.
L'artista deve creare cose belle, ma senza infondere in loro nulla della sua vita. Viviamo in un'epoca in cui gli uomini trattano l'arte come se dovesse essere una forma di autobiografia. Abbiamo perduto il senso della bellezza astratta.
L'arte e la letteratura sono l' emanazione morale della civiltà, la spirituale irradiazione dei popoli.
Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l'arte della fotografia.
Se invece di prendere sul serio l'arte, la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione.
È male far fare servilmente agli altri quel che possiamo far da noi con nobile arte.