L'arte più fa godere, e più fa soffrire, chi più l'ama.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
I più grandi spiriti fanno in sé stessi lo più grandi scoperte.
Quanta stoltezza, quanta vigliaccheria, quanta tristizia si nascondono talora sotto la maschera del buon senso.
Il primo dovere del galantuomo sarà di non fare il male; il secondo, di non lasciarsi sopraffare e maltrattare. Che serve che uno sia galantuomo, se il primo furfante a cui s'abbatte se lo può mettere sotto i piedi?
Chi non abbia altro che quattrini è un povero diavolo.
L'arte è ESPLOSIONE!!!
Un'opera che aspiri, per quanto umilmente, alla condizione di arte, dovrebbe portare in ogni riga la propria giustificazione.
L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi.
Lo scopo dell'arte è il diletto.
Questa è proprio l'arte che preferisco, quella che penso servirà domani: un'arte chiara, netta, senza retorica, che non dica bugie, che non sia adulatrice.
L'arte è per noi inseparabile dalla vita. Diventa arte-azione e come tale è sola capace di forza profetica e divinatrice.
Vi sono due maniere di odiare l'arte, l'una è di odiarla, l'altra di amarla con moderazione.
L'arte, questo prolungamento della foresta delle vostre vene, che si effonde, fuori dal corpo, nell'infinito dello spazio e del tempo.
Lo sfortunato aforisma proposto sull'arte come specchio della natura è volutamente espresso da Amleto per convincere gli ascoltatori della sua assoluta pazzia in materia d'arte.
Dal punto di vista dell'arte non ci sono forme concrete o astratte, ma solo forme, che sono bugie più o meno convincenti.