È privilegio esclusivo dei medici uccidere un uomo e restare impuniti.
O cameretta, che già fosti un porto a le gravi tempeste mie diurne, fonte se' or di lacrime notturne, che 'l dì celate per vergogna porto.
I'vo gridando: pace, pace, pace.
Quegli cui non è castigo sufficiente una moglie, è degno di averne parecchie.
Solo al medico è conceduto dar morte agli uomini impunemente.
Un medico puo' seppellire i propri errori, ma un architetto puo' solo consigliare al cliente di piantare rampicanti.
Non accettare mai un drink da un urologo.
Definirò ciò che ritengo essere la medicina: in prima approssimazione, liberare i malati dalle sofferenze e contenere la violenza della malattia, e non curare chi è ormai sopraffatto dal male.
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano.
Di certo la medicina ha solo le speranze fallaci che ci dà.
Conduco una vita ispirata il più possibile all'equilibrio: mangio poco e bene. Per il resto, penso positivo: lo considero la medicina più efficace.
Abbiamo bisogno non solo di buoni farmaci ma anche di un buon ambiente psicologico, che ci consenta di ritrovare un equilibrio interno che la biochimica da sola non può compensare.
Il digiuno è il primo principio della medicina.
La salute è lo stato di cui la medicina non ha nulla da dire; santità è lo stato di cui la teologia non ha nulla da dire.
Il medico esercita su di me un doppio effetto dal quale non so difendermi: mi spaventa e non mi rassicura. Se mi dice: "Lei ha la tal malattia", gli credo. Se mi dice: "La guarirò", non gli credo più.