Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità.
Ma il tempo, il tempo, chi me lo rende? Chi mi da indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, chi mi riprende, la rabbia, il gesto, donne e canzoni? Gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti, l'arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore, ma come quella vita giovane spenta, Genova muore.
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia la vende ai turisti.
Ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura.
Qui sul mio onore smetterei di giocar con le parole ma è un vizio antico e poi quando ci vuole per la battuta mi farei spellare.
Appartamento vicino a Venezia a Murano: tutto in vetro con porte a soffietto.
La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell'ozio, dell'amore e della musica.
Ho scritto e penso tuttora che l'Italia non sia mai nata perché Po non era un fiume, altrimenti Venezia l'avrebbe risalito più in forze ‐ dico con navi idonee ‐ e avrebbe sottratto la Padania alle ricorrenti follie papaline e alemanne del Sacro Romano Impero.
Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall'altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall'acqua come al tocco della bacchetta di un mago.
Venezia è come mangiare tutta in una volta una scatola di cioccolatini al liquore.
Una visita al mastodontico spaccio della Levi's produce l'equivalente commerciale della "sindrome di Stendhal", il malessere che le meraviglie turistiche di Firenze e Venezia provocano nel turista impreparato.
Se fossi nato in Olanda che sta sotto il livello del mare e stupidamente lo deride, non avrei mai scritto una poesia su questa Venezia idiota che tutti salvano a parole e a colpi di interpellante mano.
Roma e Venezia si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla.
In nessun'altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d'arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia.
Venezia e Milano, se avessero fatto l'accordo secoli fa, non sarebbe arrivato neanche Napoleone.