L'uomo è diverso dall'animale solo perché non sa esserne uno preciso.
L'ignoranza è la vera innocenza. Il grande pensatore è lo scaltro per eccellenza.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
L'uomo non sa più degli altri animali; ne sa di meno. Essi sanno quello che devono sapere. Noi no.
Segui il tuo destino, bagna le tue piante, ama le tue rose. Il resto è l'ombra di alberi estranei.
Chi fa di sé stesso una bestia si sbarazza della pena di essere un uomo.
L'uomo è nato per l'azione, come il fuoco tende verso l'alto e la pietra verso il basso. Non essere occupato e non esistere è per l'uomo la stessa cosa.
L'uomo di questo tempo ha il cuore duro e la pancia sensibile.
L'uomo è come una bestia, che vorrebbe far niente.
C'è soltanto l'uomo superiore, cioè l'uomo che tragicamente combatte, solo di lui si occupa la storia, solo lui ha un senso pieno in termini antropologici.
L'umano è nell'imitazione; un uomo diventa uomo solo imitando altri uomini.
L'uomo ha perso le proprie caratteristiche di linearità, di dirittura, di franchezza, di lealtà e quindi di virilità. E diventato ambiguo come una donna.
È certo meglio essere maschi piuttosto che donne, perché anche il maschio più miserando ha una moglie cui comandare.
Tutti gli uomini credono che tutti gli uomini siano mortali, tranne sé stessi.
L'uomo non è affatto cattivo dalla nascita, ma semplicemente non è sufficientemente buono per le esigenze della vita sociale moderna.