Aspettare il meglio e prepararsi al peggio: ecco la regola.
Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo, o nel mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi come in fondo sono i paesaggi.
La vita, per la maggior parte degli uomini, è un fastidio che passa senza che se ne accorgano, una cosa triste, costituita da intervalli allegri.
L'ironia è il primo indizio del fatto che la coscienza è diventata cosciente. E l'ironia attraversa due stadi: lo stadio stabilito da Socrate, quando ha affermato "so soltanto di non sapere", e lo stadio stabilito da Sanches, quando ha affermato "non so se non so niente".
Conoscersi significa errare e l'oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.
I compratori di cose inutili sono sempre più saggi di quanto non si creda, comprano piccoli sogni. Quando comprano sono bambini.
Il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio.
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.
Insegna e apprendi il meglio.
Quando ambiamo al meglio, spesso roviniamo ciò che è bene.
È meglio cento volte essere il più bravo dei segretari comunali che il più asino dei senatori.
Spesso ciò che è meglio non è quello che fa stare bene.
Quando abbiamo fatto del nostro meglio, dovremmo aspettare il risultato in pace.
Coraggio, il meglio è passato.
Tutti aspiriamo al meglio ma abbiamo imparato che talora il meglio è nemico del bene, e dunque negoziando si deve scegliere il meno peggio.