Non è necessario essere folli per fare del cinema. Ma aiuta molto.
Devi prendere l'amaro con l'acido.
Vivere significa stare per il novanta per cento insieme a delle persone che non si possono soffrire.
Perché la gente dovrebbe uscire a pagare per vedere brutti film quando può starsene a casa a vedere pessima televisione per niente?
Un uomo che va dallo psicoanalista dovrebbe farsi curare il cervello.
Con un'espressione sintetica si può dire che il cinema scientifico ci ha permesso di "vedere l'invisibile".
Il cinema dev'essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito.
Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente.
Ho sempre rifiutato le offerte teatrali, perché ritengo che il vero attore sia quello di teatro, che apre il palcoscenico e, se sbaglia una sillaba, viene buttato fuori dal pubblico. Nel cinema, al quarantesimo ciak, anche una scimmia riesce a far bene la scena.
Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio.
La cinematografia è un tipo di scrittura che va coltivata con una certa irruenza: un film commerciale non è un peccato, importante è vivere certi momenti, accorgersi di tutto.
È vero il mio film Hugo Cabret è una lettera d'amore al cinema. In esso si intrecciano immaginazione, sogni e magie attraverso la storia e la riabilitazione di Georges Méliès, il secondo pioniere del cinema, dopo i fratelli Lumière.
Il cinema non è tutto il circo che gli si forma intorno.
Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino.
Amo l'arte, mi piace recitare, cantare e ballare. Ci sono tanti aspetti del mondo del cinema che mi piacerebbe esplorare in futuro.