Per il saggio il silenzio vale una risposta.
Si è schiavi del denaro o della sorte.
Il dio della guerra odia coloro che esitano.
Insieme al successo arriva una reputazione di saggezza.
Per un uomo vecchio una sposa giovane non è una moglie, ma una padrona.
Chi trascura di imparare in giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro.
Apprendiamo la saggezza dal fallimento più che dal successo. Spesso noi scopriamo ciò che funzionerà trovando quello che non funzionerà; e probabilmente chi non ha mai commesso un errore non ha mai fatto una scoperta.
La saggezza non è mai nel menù, per averla devi possedere il ristorante.
Suol dirsi che quando parla il pazzo è segno che ha udito parlare il savio. In certe materie di delicatezza, quando parlano i severi è segno che hanno udito parlare i lubrici, e che, mentre si trovano tutti d'accordo, la cosa è già passata in giudicato.
La condizione ideale sarebbe, lo ammetto, che gli uomini avessero ragione per istinto; ma dato che siamo tutti soggetti a smarrirci, la cosa ragionevole da fare è imparare da quelli che possono insegnare.
Come non c'è stoltezza maggiore di una saggezza inopportuna, così non c'è maggiore imprudenza di una prudenza distruttrice.
Quattro sono le cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l'ozio, il dolore, un amico, e un nemico.
La malattia è il dottore a cui si dà più ascolto. Alla gentilezza ed alla saggezza noi facciamo soltanto delle promesse; al dolore, noi obbediamo.
Per scrivere aforismi occorre esperienza, saggezza. Senza aver saggiato, pesato le cose e gli uomini, non può esistere pensiero aforistico.
La saggezza consiste non tanto nel sapere cosa fare al termine delle cose, quanto nel sapere cosa fare dopo.
Il saggio... se vuole vivere in pace con gli altri, sopporterà e si asterrà.