Morire gloriosamente è meglio che salvarsi.
Alle fortune che già brillano, fortune s'aggiungono.
È la fatica dell'uomo che nutre l'ozio alle donne.
Nessuno può sorprendere i pensieri di un dio.
Quando, in fondo al sonno, il rimorso s'infiamma, è in esso, inconscio, la coscienza: così si attua la violenza d'amore degli dei al tribunale dei cieli.
Noi siamo i Fedeli dei Persiani partiti per la terra greca, i custodi della doviziosa reggia, ricca di molto oro, che lo stesso signore e re Serse, figlio di Dario, scelse come i più degni per l'età a sorvegliare il paese durante la sua assenza.
Poiché l'uomo è ragionevole deve bere; stato divino dell'esistenza è l'ebbrezza, nella gloria, nell'uva, nell'amore e nell'oro affonda la speranza di uomini e nazioni.
Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di cio che è glorioso, se tutto cio che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale.
Morire per un'idea; è indiscutibilmente nobile. Ma quanto più nobile sarebbe se gli uomini morissero per idee che fossero vere!
Alcuni possono considerarlo troppo desideroso di gloria; perché il desiderio della gloria si attacca anche agli uomini migliori meglio di ogni altra passione.
Quant'è glorioso, ma quanto è insieme doloroso, essere eccezionali in questo mondo.
La gloria può essere fuggevole, ma l'oscurità è eterna.
La gloria suprema è senza gloria.
La gloria è simile a un cerchio d'acqua che non smette mai di allargarsi, fino a che si disperde in un nulla.
La gloria del mondo è transitoria. E non è certo la gloria a fornirci la misura della nostra vita, ma piuttosto la scelta di seguire la nostra leggenda personale, di credere nelle nostre utopie e di lottare per esse.
Noi siamo nati per testimoniare la gloria di Dio dentro di noi.