La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento.
Non si può capire una città senza utilizzare il suo sistema di trasporto pubblico.
Per farmi venire un collo del piede da vera ballerina chiedevo alle mie amiche di sedersi per ore sulle mie caviglie.
La danza non sta nel passo, ma tra passo e passo. Eseguire un movimento dopo l'altro è solo questo: movimenti. Come e perché si legano e cosa si vuole dire con i movimenti: questo è l'importante.
Saltare di roccia in roccia senza mai cadere, con un bel peso sulle spalle, è più facile di quanto non sembri; non si può cadere quando si è presi dal ritmo della danza.
Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta.
Il mio gesto di esultanza è un passo di danza giamaicano che ho personalizzato. Significa "To the world", dalla Giamaica a tutto il mondo. E' venuto per caso però ha attecchito: ho visto anche dei bambini giapponesi che lo facevano.
Colui che conosce il potere della danza, vive in Dio.
Lavora come se non avessi bisogno di soldi. Ama come se non avessi mai sofferto. Danza come se nessuno ti guardasse.
Ciò che non può danzare sulla mia bocca va ad urlare nel profondo dell'anima.
Balliamo sotto il sole, indossando fiori selvatici nei nostri capelli...
C'è tra la danza e la scultura antica una correlazione così stretta che si può affermare che la scultura fissa diversi momenti danzati.