Le grandi cose di un popolo sono fatte di solito dalle minoranze.
L'insegnamento di Gesù non ha traccia di una morale applicata, o di un diritto canonico ben definito. Una sola volta si pronuncia chiaramente sul matrimonio, e vieta il divorzio.
Non vi è grande fondazione che non riposi sopra una leggenda. Non vi è in tal caso che un colpevole: l'umanità, che vuol essere ingannata.
Tocca la palma a colui che in parole e in opere sia stato possente, abbia sentito il bene e a costo del proprio sangue lo abbia fatto trionfare.
Per essere liberi in un'età come la nostra, uno deve essere in una posizione d'autorità. Questo di per sé basterebbe a rendermi ambizioso.
La più alta coscienza di Dio che sia mai esistita in seno all'umanità è stata quella di Gesù.
La minoranza ha sempre ragione.
La minoranza è impotente finché si adatta alla maggioranza, anzi, in tal caso non è nemmeno una minoranza. Invece diventa imbattibile non appena mette in campo tutto il suo peso.
La minoranza qualche volta ha ragione, la maggioranza ha sempre torto.
A volte essere in minoranza è un privilegio.
La storia del mondo è fatta da minoranze, se nelle minoranze numeriche si incorpora la maggioranza della volontà e della forza di decisione.
Una minoranza ragionevole resterà sempre una minoranza.