La fortuna ama le persone non troppo sensate.
Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.
Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico.
Una donna sapiente è due volte sciocca.
Chi non risparmia le sue critiche a nessun genere di uomini, dimostra di non avercela con nessun uomo, ma di detestare tutti i vizi.
Nulla più della mendicità somiglia alla condizione di re.
Meglio è vincere il nemico con la fame che col ferro, nella vittoria del quale può molto più la fortuna che la virtù.
La fortuna è un dio fra gli uomini, e più che un dio.
Gli avvenimenti previsti da menti acute si avverano abbastanza facilmente, ma la fortuna si riserva due segreti, l'epoca e i mezzi.
Anche la più sfacciata fortuna deve pur finire col sottomettersi al coraggio mai stanco della filosofia, come la più tenace città all'assedio senza tregua di un nemico.
Ripugna allo spirito umano accettare la propria esistenza dalle mani della sorte, esser null'altro che il prodotto caduco di circostanze alle quali nessun dio presieda, soprattutto non egli stesso.
La fortuna non ha mai fatto un uomo saggio.
La fortuna è una donna; se voi la lasciate sfuggire oggi non crediate di ritrovarla domani.
Darsi in braccio ancor conviene qualche volta alla fortuna, che sovente in ciò che avviene la fortuna ha parte ancor.
Fortunata è quella casa che non deve le sue ricchezze all'ingiustizia, che le conserva saggiamente e che le spende senza doversene poi pentire.
L'uomo non ha amici, ne ha soltanto la sua buona fortuna.