Non c'è nulla di immutabile, tranne l'esigenza di cambiare.
Il tempo è un fanciullo che gioca e muove pedine; del fanciullo è il regno.
Somigliano ai sordi quelli che dopo aver udito non hanno comprensione; di loro è testimone il detto: pur essendo presenti, sono assenti.
Uno solo, per me, vale diecimila, se è il migliore.
Questo mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece alcuno degli dèi, né alcuno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco eternamente vivo, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne.
L'infermità fa dolce la salute, il male il bene, la fame la sazietà, la fatica il riposo.
Il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è.
Si può diventare solo in quanto si è già.
Uno stato privo dei mezzi per operare qualche cambiamento è privo dei mezzi per conservarsi.
Nessuno ti cambia facendoti diventare una cosa che non sei, ti cambia portando alla luce una parte di te che non conoscevi ma che ti appartiene. Si cambia diventando una persona che si è già.
I cambiamenti non avvengono mai senza inconvenienti, perfino dal peggio al meglio.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
Tutti vogliono cambiare la società e nessuno si accorge di non essere neppure in grado di cambiare se stesso.
Traversare gli oceani, cambiare città, a cosa serve? Se vuoi liberarti dai tuoi affanni non devi trasferirti altrove, ma diventare un altro.
Più cambia, più è la stessa storia.
Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo.