È nobile cosa la povertà accettata con gioia.— Epicuro
È nobile cosa la povertà accettata con gioia.
Il piacere è l'inizio e la fine del vivere felicemente.
Non dura ininterrottamente il dolore della carne; il suo culmine dura anzi un tempo brevissimo; e ciò che di esso appena oltrepassa il piacere non si protrae molti giorni nella nostra carne. Le lunghe malattie poi arrecano alla carne più piacere che dolore.
La ricchezza secondo natura ha confini ben precisi ed è facile a procacciarsi, quella secondo le vane opinioni cade in un processo all'infinito.
Le leggi sono poste per i saggi non perché non commettano ingiustizia, ma perché non la subiscano.
Non è tanto dell'aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che essi ci aiuterebbero nel caso ne avessimo bisogno.
L'avarizia comincia dove finisce la povertà.
La vita è una cella un po' fuori dall'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
Ai poveri è proibito fare all'amore!
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli; quella dei ricchi dai loro genitori.
Lavoro pei poveri: e sono contento, E se il mondo fosse pieno di finzioni? E se tanti poveri sono bricconi? E se io sono novizzo?
Mi sono fatto strada dal nulla ad uno stato di estrema povertà.
Colui che ha sempre lottato con la povertà conosce quanto estremamente sia conveniente la povertà.
In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
Non c'è protezione migliore dai ladri che la povertà.
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.