Se i popoli si conoscessero meglio, si odierebbero di più.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Chi mi ama mi preceda.
Una qualità degli italiani è quella di volare in soccorso dei vincitori.
Spesso la donna italiana è cuoca in salotto, puttana in cucina e signora a letto.
L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.
Il contrario di un popolo civilizzato è un popolo creatore.
La sovranità del popolo è inalienabile.
Il destino dei popoli è determinato dal loro carattere e non dai loro governi.
Il popolo freme, sussurra, si accalca, brontola, strepita, acclama, fischia, deride, dileggia, minaccia, ondeggia, schiamazza, si indigna, avanza. E poi torna a casa per cena.
Non vi è condizione peggiore per un popolo di quella di divenire soggetto ad un altro popolo.
Per la salute dei popoli il morbo più temibile è l'ambizione dei governanti.
Il popolo non deve farsi annientare né crivellare, ma non può nemmeno umiliarsi.
Il popolo capisce poco ciò che è grande, cioè: la creazione. Ma esso ha comprensione per tutti gli attori e i commedianti delle grandi cause.
Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.
Chi disse un popolo disse veramente uno pazzo; perché uno mostro pieno di confusione e di errori, e le sue vane opinioni sono tanto lontane dalla verità, quanto è, secondo Ptolomeo, la Spagna dalla India.