Il contrario di un popolo civilizzato è un popolo creatore.
Per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
Le idee sono il contrario del pensiero.
La filosofia è la forma contemporanea della mancanza di pudore.
Lo schiavo, nell'attimo in cui respinge l'ordine umiliante del suo superiore, respinge insieme la sua stessa condizione di schiavo.
Vivere è verificare.
La salute del popolo sia la suprema delle leggi.
Come il popolo è l'asino: utile, paziente e bastonato.
La natura dei popoli è prima cruda, poi severa, quindi benigna, appresso delicata, finalmente dissoluta.
Il popolo deve stare allerta e vigile. Non deve lasciarsi provocare, né lasciarsi massacrare, ma deve anche difendere le sue conquiste. Deve difendere il diritto a costruire con il suo impegno una vita degna e migliore.
Il destino dei popoli è determinato dal loro carattere e non dai loro governi.
Che cosa non si è fatto davanti ai nostri occhi, o anche non proprio davanti ai nostri occhi, in nome del "popolo", che non si sarebbe potuto fare in nome di Dio o dell'umanità o del diritto!
Per la salute dei popoli il morbo più temibile è l'ambizione dei governanti.
Appellarsi invece al popolo significa costruire un figmento: siccome il popolo in quanto tale non esiste, il populista è colui che si crea una immagine virtuale della volontà popolare.
Se i popoli si conoscessero meglio, si odierebbero di più.
Non vi è condizione peggiore per un popolo di quella di divenire soggetto ad un altro popolo.