L'uomo sazio si imbatte senza alcuna emozione negli affamati.— Elias Canetti
L'uomo sazio si imbatte senza alcuna emozione negli affamati.
Prevede sempre la fine: per non cominciare niente.
Solo l'incredulo ha diritto al miracolo.
Ci si rallegra dei desideri che si realizzano per altri, specialmente se noi stessi non siamo intervenuti in alcun modo: come se ci fossero chissà dove una benevolenza e un udito invisibili.
Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.
Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere.
Chi è soddisfatto è inesorabile. Per il satollo, l'affamato non esiste. Le persone felici ignorano e s'isolano. Alla soglia del loro paradiso, come alla soglia del loro inferno, bisogna scrivere: "Lasciate ogni speranza".
Cane affamato non teme bastone.
La fame non ha scrupoli.
Dopo mesi di fame, ci siamo improvvisamente ritrovati in grado di consumare i pasti come fossero destinati agli dei, e con l'appetito che gli dei avrebbero potuto invidiarci.
I più di questi laureati a Harvard non valgono un c. Serve gente povera, furba e affamata. Senza sentimenti. Una volta vinci e una volta perdi; ma continui a combattere. E se vuoi un amico, prenditi un cane.
Non raccontiamoci che una volta c'erano dei sapori straordinari, piuttosto c'era una fame straordinaria.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
La fame non ha pretese: basta sedarla; come, non ha importanza.
Non è l'anima ossessionata ma il corpo affamato a creare un reietto.
Senza fame l'essere umano è solo una parvenza di se stesso e di conseguenza si annoia e comincia a filosofeggiare.