Non vuole più vivere, tranne che il passato.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
L'uomo migliore non sarebbe colui che ha meno bisogni, bensì colui che, per mezzo di ciò di cui ha bisogno, regala di più.
Nell'oscurità le parole pesano il doppio.
La musica è la vera storia vivente dell'umanità, di cui altrimenti possediamo solo parti morte. Non c'è bisogno di attingervi, poiché esiste già da sempre in noi, e basta semplicemente ascoltare, perché altrimenti si studia invano.
D'improvviso i risorti, in tutte le lingue, accusano Dio: il vero Giudizio Universale.
Il perdono non cambia il passato, ma di certo amplia il futuro.
Non dovete nessuna fedeltà al passato in quanto passato; dovete fedeltà soltanto a ciò che a voi ha portato di eterno, cioè di carità.
Quand'è che il futuro è passato da essere una promessa a essere una minaccia?
Il silenzio è il drappo funebre del passato, ed è talvolta empio, spesso pericoloso, sollevarlo: anche quando la mano è pietosa e amorosa, il primo momento è crudele.
C'è una dualità che può essere perseguita ed è correlata ad una dualità tra passato e futuro, e le nozioni di controllo e di conoscenza. Così possiamo avere conoscenza del passato, ma non possiamo controllarlo; possiamo controllare il futuro, ma non si ha alcuna conoscenza di esso.
Esistono solo tre fonti di delusioni: passato, presente e futuro.
Il passato è la sostanza di cui è fatto il tempo; perciò questo diviene subito passato.
La negazione del passato, in apparenza ottimistica e progressista, rivela a un esame più approfondito la disperazione di una società incapace di affrontare il futuro.
Il passato è la memoria, il futuro è la speranza e il presente è l'intuizione.