Questo solo è negato a Dio: disfare il passato.
Non bisogna esprimere la propria opinione prima del dovuto, ma dopo aver esaminato molte volte il problema, e non è neppure infruttuoso porre semplicemente delle difficoltà: non bisogna dimenticare che è un uomo non soltanto chi ha successo, ma anche chi affronta una dimostrazione.
Se la natura non fa nulla d'incompiuto né invano, è necessario che la natura abbia fatto tutto a causa degli uomini.
È il valore dell'oggetto proprio della conoscenza quello che determina la superiorità di una scienza, o la sua inferiorità.
Siamo quello che facciamo ripetutamente. L'eccellenza non è dunque un atto, ma un'abitudine.
Un tutto è ciò che ha principio e mezzo e fine.
L'unico fascino del passato è che è passato.
Nessun uomo è abbastanza ricco da poter riscattare il proprio passato.
Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.
Perché dovremmo guardare al passato per prepararci al futuro? Perché non c'è nessun altro posto in cui cercare.
Abbiamo tutti un pezzettino di passato che va in rovina o che viene venduto pezzo per pezzo. Solo che per la maggior parte delle persone non è un giardino; è il modo in cui pensavamo a qualcosa o qualcuno.
Rimpiangiamo il passato anche perché lo ricordiamo male.
Conoscere il passato, ricordare, è il solo modo di conoscere il presente, cioè se stessi.
Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze.
La gente fa sempre così. Rimpiange il passato come se il passato equivalesse al concetto del bene e odia il presente come se il presente equivalesse al concetto del male: volutamente ignorando che nel passato facevan lo stesso."
Passato: me, mi han recapitato ieri. Futuro: me, mi decapiteranno domani.