La fama rastrella il doppio di ciò che l'invidia ha potato.— Elias Canetti
La fama rastrella il doppio di ciò che l'invidia ha potato.
La promessa dell'immortalità basta a mettere in piedi una religione.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.
Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
La verità dev'essere un temporale: quando ha purificato l'aria, se ne vada. La verità deve cadere come un fulmine, altrimenti non ha alcuna efficacia.
D'improvviso i risorti, in tutte le lingue, accusano Dio: il vero Giudizio Universale.
Nuoce alla fama della più gran parte dogli uomini l'essere troppo intimamente conosciuti; a quella degli uomini veramente grandi, giova.
La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai loro delitti.
Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.
Insomma, per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
I vantaggi della fama: tutti sapranno che sei morto.
Io non mi sento per niente vittima, ho tentato di cavalcare tutte le emozioni che mi ha portato la fama iniziale.
Fama e onore vanno talvolta più facilmente a chi non li ricerca.
Mi piace fotografare le persone che amo, la gente che ammiro, il famoso e specialmente il famigerato. Il mio ultimo soggetto infame è stato il politico francese di estrema destra Jean-Marie Le Pen.
Per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
Per natura ogni fama è inganno. Talvolta si scopre però che dietro, nascosta, qualcosa c'è. Che sorpresa!